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I Segnali della malattia parodontale

Inserito a Aprile 04

La malattia parodontale, chiamata comunemente piorrea, è una infezione del parodonto che colpisce una alta percentuale della popolazione adulta. Essa ha come conseguenza l`indebolimento dei denti e se trascurata per molto tempo la perdita parziale o totale dei denti naturali.

Cause

La malattia parodontale é fondamentalmente causata da una infezione batterica progressiva che si sviluppa attorno ai denti : i batteri sono presenti sotto forma di placca batterica e di tartaro.
La placca batterica è costituita da colonie di batteri che tendono ad attaccarsi alla superficie dei denti, ha un colore bianco-giallino, ha una consistenza molle - appiccicosa e può essere facilmente rimossa dallo spazzolino.
Il tartaro invece, e` costituito da vari strati di placca batterica che si sono depositati e calcificati sulla superficie dentale; ha un colore giallo-bruno, ha una consistenza dura tipo calcare e quindi non può essere rimosso dallo spazzolino; si richiede per la sua eliminazione quindi un intervento di tipo strumentale da parte del dentista. Il tartaro inoltre può essere superficiale se ricopre solo la corona dentale (la parte visibile del dente) o può essere profondo se si è formato attorno alle radici.
I batteri presenti nella placca e nel tartaro producono tossine responsabili della infiammazione gengivale (gengivite); questa situazione se permane per lungo tempo porta alla lenta distruzione dei legamenti parodontali e dell'osso alveolare che sostiene i denti (parodontite). E' dimostrata l'esistenza di una predisposizione individuale a manifestare questa patologia, dovuta non solo a fattori ereditari ma anche all'anatomia orale,allo stato di salute generale specialmente nel caso di diabete, alle abitudini viziate, e sicuramente al fumo che da solo aumenta il rischio di malattia parodontale.
In studi recenti infine la malattia parodontale é stata indicata come fattore-rischio per la malattia cardiovascolare.


Sintomi

Vari sono i sintomi, alcuni dei quali precoci altri più tardivi; i più comuni sono :

  • GENGIVITE : le gengive assumono un aspetto rosso vivo mentre normalmente sono rosa pallido.
  • SANGUINAMENTO GENGIVALE : le gengive sanguinano facilmente.
  • TASCHE GENGIVALI : si formano attorno al dente delle " borse " che diventano facilmente ricettacolo di placca batterica.
  • ASCESSI GENGIVALI : in determinate condizioni la placca batterica causa infezioni acute nella zona dei tessuti circostantiai denti che presentano le tasche gengivali.
  • RIASSORBIMENTO OSSEO : tramite radiografie endorali si puo' evidenziare l'abbassamento della cresta ossea.
  • MOBILITA’  E MIGRAZIONE DENTALI : nello stadio avanzato, i denti perdendo stabilità diventano mobili alla pressione ed inoltre possono anche lentamente spostarsi venendo cosi' a creare spazi che prima non esistevano.


Terapia

Più precocemente si interviene eliminando le cause della malattia parodontale, migliori sono le possibilità di bloccare la sua progressione e quindi di ottenere un risultato stabile.
La terapia consiste in primo luogo nella eliminazione del tartaro superficiale eseguendo la cosiddetta ablazione; in secondo luogo se necessario si deve intervenire più in profondità eliminando il tartaro attaccato alle radici tramite il curettage sottogengivale o la levigatura radicolare. Questa seconda fase e` importante perché il tartaro sottogengivale e` molto dannoso, essendo più vicino all`osso alveolare che sostiene i denti.
In aggiunta alla rimozione strumentale della placca batterica e del tartaro, e` utile eseguire degli sciacqui con collutori a base di clorexidina. Recentemente l`industria farmaceutica ha messo a disposizione degli antibiotici per uso locale direttamente nelle tasche gengivali, con un effetto molto migliore rispetto a quelli tradizionali per uso generale . In casi molto avanzati della malattia parodontale può essere necessario ricorrere a piccoli interventi di chirurgia parodontale per accedere correttamente alle tasche e ridurne la profondità(lembi gengivali) in quanto le tasche più profonde di 5 millimetri hanno un notevole rischio di recidiva di infezione.


Mantenimento e richiami periodici

Terminata la fase terapeutica eseguita dal dentista non deve essere assolutamente sottovalutata l'importanza del cosiddetto mantenimento, che prevede due fasi:

1) Igiene orale domiciliare da parte del paziente rigorosa, sistematica ed accurata, utilizzando non solamente lo spazzolino da denti ma anche altri strumenti più specifici quali il filo interdentale, lo scovolino
2) Controlli periodici dal dentista per verificare la condizione delle gengive , delle tasche e la corretta eliminazione della placca batterica.

E` fondamentale per la stabilità del risultato negli anni a venire che il paziente venga in studio per il controllo alla scadenza del periodo prestabilito; questo intervallo e` variabile da paziente a paziente ma in genere può essere da un minimo di 3 mesi ad un massimo di 6 mesi. E` quindi di estrema importanza la regolarità dei controlli periodici, anche non avvertendo disturbi particolari, per prevenire la recidiva della malattia parodontale.

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